giovedì 27 novembre 2008

Acqua conforme, ma scadente. I criteri adottati dall’amministrazione non tutelano sufficientemente i bambini!

L’ASL informa che dai campionamenti effettuati nei plessi scolastici “l’acqua è risultata conforme”. Ma i cittadini non ne fanno una questione di acqua potabile; sono già certi che i valori previsti dalla normativa sono rispettati. Tuttavia se un'automobile ha il limitatore a 5000 giri non significa che tenendo sempre il motore a 4900 ne assicureremo la lunga durata. I limiti imposti dalla legge sono un compromesso tra le esigenze di tutela della salute, le tecniche di misura analitiche e la situazione realisticamente ottenibile nella maggioranza dei casi; si evolve lentamente, per atti successivi, seguendo, a volte con grande ritardo, quelli che sono i risultati delle ricerche scientifiche e degli studi epidemiologici. E questi studi additano i nitrati come componenti indesiderabili e potenzialmente pericolosi, così come classificano senza ombra di dubbio cancerogeni quei solventi clorurati rilevati ai rubinetti delle nostre scuole e ubiquitariamente nelle nostre falde. Qui si tratta di stabilire quale acqua dare ai bambini e quali sono i criteri che l'Amministrazione comunale adotta per questa scelta. Sono criteri di massima responsabilità, cautela e sicurezza? I bambini non sono il futuro e quindi la parte più preziosa, importante e, allo stesso tempo, vulnerabile della nostra società? Vogliamo somministrare loro quotidianamente quell’acqua che la stessa ARPA di Modena boccia senza pietà catalogandola come di qualità SCADENTE?

mercoledì 26 novembre 2008

Replica al vice-sindaco FINELLI: non dice tutta la verita’

Gentile vicesindaco Finelli, di Lei apprezziamo il savoir-faire ma ad ognuno il suo mestiere. Non compete alla Lista Civica per Cambiare elogiare l’operato dell’Amministrazione, visto che si trova all’opposizione, quanto evidenziarne limiti e contraddizioni che pure ci sono, ed hanno inciso negativamente sul bilancio del Comune. L’accusa, contenuta nella Sua replica, di aver detto cose in parte non vere, non è sostenibile in quanto, di fatto, Lei si guarda bene dal smentirne alcuna. Esaustiva la carrellata relativa alle opere realizzate dall’Amministrazione, ed ammettiamo che diverse di queste le avrebbe realizzate anche la Lista Civica, fosse stata in amministrazione. Tuttavia nella sua risposta Lei nasconde ad arte gli interventi omessi o fatti male, come ad esempio la vendita delle azioni SAT in HERA, conseguendo il deprecabile risultato di mandare in fumo un cospicuo numero di milioni di euro (ad oggi oltre 3 milioni!). La Lista Civica poi non è sorpresa che a fronte di un monte spesa di 22milioni di euro l’Amministrazione sia riuscita a realizzare qualche opera buona e condivisibile, sarebbe stupita invece del contrario. O i cittadini che pagano le tasse a questo Comune non si meritano niente in cambio? Qual’è il merito di questa Amministrazione per aver realizzato la decantata R.S.A. vista la partecipazione degli altri Comuni, il concorso del privato che dall’operazione otterrà un congruo utile, ed un debito proiettato su 25 anni? L’argomento che invece il nostro gruppo sostiene è che numerose opere si potevano realizzare conseguendo ampi margini di risparmio. O sono responsabilità del Governo anche i 40milioni di euro di debito accumulati dal nostro bilancio?

Piante tagliate. La Lista Civica per Cambiare chiede chiarimenti.

Dove sono finite le due grandi querce di Viale dello Sport? Se lo chiede la Lista Civica per Cambiare, che continua: nel nostro paese, nonostante ci sia un assessore “dei verdi”, accade che vengano rimossi nel mese di giugno tutti i pini che si trovano di fronte al Castello da almeno 50 anni e portati a morire di fianco al cimitero; oppure può accadere che alla sera, quando rincasi dopo il lavoro, davanti a casa ci siano le piante del Comune, magari anche cresciute e grandi, e al mattino, quando ritorni al lavoro, non ci siano più. Poi, se chiedi, ti informano che sono state tagliate, perché erano malate, oppure che era necessario per far spazio ad opere di riorganizzazione della viabilità. Così ad esempio è avvenuto in Via San Giovanni Bosco.
Ma se le querce di Viale dello Sport non erano malate, e pare non lo fossero, e non si sta provvedendo a modifiche viarie, perché sono state tagliate? Forse per far spazio all’ennesima antenna per la telefonia mobile? E come può ragionevolmente l’Amministrazione pretendere dai cittadini il rispetto del Regolamento del verde, che impone agli stessi numerosi balzelli per rimuovere un semplice arbusto di proprietà, quando chi amministra non osserva nemmeno le regole del buon senso?

Centro storico: bocciata la proposta della Lista Civica per Cambiare. Levoni: “Il Sindaco non ha mantenuto l’impegno”.

Nell’aprile scorso la Lista Civica per Cambiare aveva annunciato sulla stampa di aver realizzato un progetto, condiviso dai commercianti e giudicato interessante dalle associazioni di categoria, per rivitalizzare il centro storico, migliorarne l’accesso e la fruibilità. Tuttavia, la mozione consiliare contenente la proposta, non fu mai discussa in Consiglio Comunale in quanto il Sindaco invitò il capogruppo della Lista Civica Alfeo Levoni a ritirarla poichè disse che ne condivideva le finalità ed era sua intenzione fare il possibile affinché tale proposta venisse accolta dalla sua maggioranza. Purtroppo la fiducia accordata al Sindaco era mal riposta: sono trascorsi sei mesi e nulla di quanto proposto è stato realizzato dall’Amministrazione, che ora afferma di attendere l’esito del bando-concorso di idee lanciato nel luglio scorso. Impossibile dunque tentare di collaborare con l’attuale Giunta, inutile proporre o suggerire. La Lista Civica per Cambiare si augura che le associazioni di categoria pervengano, con la stessa onestà intellettuale, alla medesima conclusione e che i cittadini, coll’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative, comincino già ora a riflettere su chi merita la loro fiducia.

Stretta sugli investimenti pubblici. La Giunta sapeva ma non ha fatto abbastanza per migliorare i conti del bilancio.

Malgrado lo scoppiettante Settembre Formiginese, l’Amministrazione, nel Consiglio Comunale del 25 settembre, ha annunciato di essere costretta, per esigenze di bilancio, a rinviare diverse opere pubbliche al 2009 e 2010 per un importo di 1milione e 400mila euro. Le attuali difficoltà di bilancio erano state previste dalle forze consiliari all’opposizione ed erano note alla Giunta da alcuni anni. Viene allora da chiedersi: perché l’Amministrazione non ha ancora provveduto a mettere a reddito i locali di proprietà comunale posti sotto la sala Loggia e sfitti ormai da tre anni? Perché tanti ritardi sul piano della sosta, voluto da questa maggioranza, e che avrebbe garantito parte delle insufficienti entrate fornite dalla polizia municipale? Come definire l’incapacità di affittare con profitto il bar dei tigli e il bar di Villa Agazzotti? Perché si utilizzano le risorse provenienti da sponsorizzazioni solo a fini di propaganda politica (28mila euro solo per la recente inaugurazione della RSA)? La Lista Civica per Cambiare ritiene che se oggi sono a rischio degli investimenti previsti a bilancio, forse l’Amministrazione dovrebbe riflettere sulle proprie responsabilità e sulle sue scelte: perché realizzare opere pubbliche non richieste dai cittadini e non indispensabili, come ad esempio la ristrutturazione di parte di Ca’ Bella a Colombaro o restringere ad arte numerose sedi stradali, e tralasciare ciò che era urgente come ad esempio la nuova scuola elementare del Capoluogo ed il canile intercomunale? Ci saranno i fondi per queste opere? Intanto il centro storico del Capoluogo, ad un anno dalla sua forzosa chiusura, rimane così com’è, in attesa del concorso internazionale di idee e con buona pace dei commercianti.

Telefonia mobile: l’amministrazione deve coinvolgere i cittadini!

L’incontro di mercoledì 19 novembre sulla telefonia mobile, organizzato da un comitato cittadino, ha rivelato quante siano le ombre ed i dubbi relativi agli effetti che l’attuale tecnologia può avere sulla salute umana. A tale incontro era presente anche l’Amministrazione nella persona dell’assessore Paolo Fontana. E’ giusto infatti che la Giunta si informi in merito ai rischi connessi all’utilizzo della tecnologia della telefonia mobile, perché sulla base dei dati raccolti possa prendere decisioni a favore e a tutela dei cittadini. Anzi, sostiene la Lista Civica per Cambiare, se avesse iniziato prima ad informarsi correttamente, il Comune non si sarebbe dovuto accollare il costo delle centraline per rilevare i dati delle emissioni, visto che a detta del relatore ingegner Claudio Poggi, di fatto non servono a nulla, offrendo dati solo sulle emissioni e non sui danni che queste possono arrecare. L’assessore in un suo intervento ha affermato che l’Amministrazione ha operato nei termini di legge e che ha provveduto, malgrado i cittadini la pensino diversamente, ad informare puntualmente i residenti delle nuove installazioni. Tuttavia sui commenti del giorno dopo non si è letto che quando il relatore ha chiesto all’assessore di comprendere le motivazioni dei cittadini e di sospendere il contenzioso in atto, Fontana non ha offerto alcuna risposta. Così come non ha risposto all’invito di costruire un percorso condiviso con i cittadini nella scelta dei nuovi siti ove installare in futuro le nuove antenne. Quindi, commenta la Lista Civica per Cambiare, l’attuale amministrazione anziché ascoltare il disappunto e le richieste dei cittadini, continua ad imporre le proprie scelte, perdendo un’importante occasione.

Prossimo incontro con OO.SS. e associazioni di categoria. Sul tavolo la proposta di creare un fondo di garanzia x imprese e famiglie.

In vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2009, che sarà discusso in Consiglio Comunale a fine dicembre, la Lista Civica per Cambiare ha richiesto, alle maggiori organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria presenti sul territorio, un incontro per confrontarsi sull’attuale preoccupante congiuntura economica. La Lista Civica per Cambiare ritiene che la pubblica amministrazione possa e debba dirottare delle risorse per sostenere ed aiutare chi lavora, produce ricchezza e crea posti di lavoro. In particolare, tra i vari settori produttivi in difficoltà, quello che sta già avvertendo una pericolosa inversione di tendenza è sicuramente il commercio verso cui si dovrà avere un occhio di riguardo, anche ridiscutendo l’attuale organizzazione viaria del centro storico. Tra le varie ipotesi sul tavolo anche la possibilità di vendere le azioni di Hera per creare un fondo di garanzia a sostegno di imprese e famiglie. Si resta in attesa comunque di confrontarsi con le associazioni dalle quali verranno suggerimenti preziosi.

Cortile della scuola elementare Carducci reso impraticabile dalle piogge. Si chiede l'intervento dell'Amministrazione.

Con l’arrivo delle piogge, i genitori e gli alunni che frequentano le elementari Carducci devono affrontare un ulteriore disagio che, in analoghe condizioni atmosferiche, si ripresenta tutti gli anni. Il cortile della scuola infatti, essendo per larga parte non pavimentato ma lasciato a terra battuta, ad esclusione di due strette corsie a palladiana, si presenta assolutamente impraticabile. La Lista Civica per Cambiare, vista la disponibilità in bilancio di risorse per interventi straordinari di manutenzione per le scuole elementari, chiede all’Amministrazione di attivarsi immediatamente per stendere, al posto della terra, uno strato di ghiaia che permetta all’utenza di poter camminare nel cortile della scuola senza rischiare di naufragare nel fango.

Acqua del rubinetto nelle mense scolastiche: i pediatri la consigliano? O si vogliono sovvenzionare le multiutility?

Solo la malafede può additare la relazione dell’ARPA Emilia-Romagna del 2005 citata dalla Lista Civica per Cambiare come fuorviante o strumentale a una polemica politica. Si tratta infatti di un’indagine svolta dall’Agenzia nel 2005 su tutto il territorio provinciale. I pozzi da cui attinge il nostro acquedotto sono forse in altra provincia? Non sono sempre acque comprese tra la conoide del fiume Secchia, del fiume Panaro e del Torrente Tiepido? I valori dei nitrati dell’acqua attinta dai “nostri” pozzi non sono forse prossimi ai 40 milligrammi per litro? E volendo rimanere sul tecnico: in tutta la zona pedecollinare, nell’acqua, non si possono individuare tracce di solventi organo-alogenati, non particolarmente auspicabili per la salute? E i pediatri del nostro Comune cosa dicono? Consigliano che i bambini facciano uso dell’acqua del rubinetto? I nostri amministratori si sono preoccupati di sentirli, per tutelare la salute dei bambini, o sanno già tutto? Viene pure da chiedersi quali siano i veri motivi che stanno portando diverse amministrazioni a spingere sull’utilizzo dell’acqua del rubinetto. Solo ragioni legate alla promozione di uno stile di vita più sobrio ed ecologicamente compatibile o la scelta di sovvenzionare le multiutiliy, che grazie ad un aumento dei consumi dell’acqua quantificabile nell’ordine del 20% aumenterebbero sensibilmente i loro introiti? Un aspetto poi secondario, ma curioso, è la constatazione che la retta dovuta al Comune per il servizio mensa non solo non è calata, malgrado non si faccia più uso dell’acqua in bottiglia, ma è addirittura aumentata. La Lista Civica per Cambiare in conclusione ribadisce che si tratta di una battaglia di libertà, e che l’attuale Giunta non può negare ai cittadini di esercitare la potestà genitoriale sui propri figli, scegliendo anche quale tipo di acqua somministrare agli stessi.

martedì 25 novembre 2008

Una battaglia di libertà: sbagliato imporre ai bambini di bere l'acqua dell'acquedotto.

E’ sufficiente leggere il Report sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee della provincia di Modena, redatto dall’ARPA di Modena con dati riferiti al 2005, per comprendere quanto sia stata azzardata la mossa dell’Amministrazione comunale. Da quello studio si evince “un concomitante incremento dei bicarbonati, dei nitrati e della durezza nelle acque della conoide del fiume Secchia” e un generale “stato ambientale scadente”; tanto che vi si afferma “che la presenza di nitrati nella falda acquifera interferisce sull’utilizzo della risorsa ai fini acquedottistici” e che “nonostante il problema dei nitrati nelle falde sia stato riconosciuto già dal 1989, la questione risulta ad oggi in generale continuo peggioramento”. Bene. Alla luce di tutto questo, come è possibile imporre a tutti i bambini dei nidi, delle scuole d’infanzia e delle elementari di bere l’acqua del nostro acquedotto e negare ai genitori la facoltà di scegliere per i propri di figli quale tipo di acqua somministrare loro? Nessuno nega che l’acqua del nostro acquedotto sia potabile e mantenuta entro i limiti previsti dalla legge, nessuno però allo stesso modo può negare che sia acqua estremamente pesante e di pessima qualità. Perché poi iniziare a somministrare l’acqua di rete proprio dai bambini e “violentare” le diverse opinioni dei genitori? La Lista Civica per Cambiare appoggia in solido la battaglia dei genitori contrari al provvedimento dell’Amministrazione (già oltre mille i firmatari di una petizione!) per l’inadeguatezza dell’informazione fornita loro, per i ritardi nella comunicazione e l’incapacità di questa Giunta di rispettare i cittadini nelle loro più elementari libertà sanzionate dalla Costituzione: quella di poter esercitare la potestà genitoriale sui propri figli. Per questo motivo il nostro gruppo consiliare consiglia ai genitori di sospendere il pagamento dei buoni pasto fino a quando l’Amministrazione non ripristinerà le precedenti modalità di somministrazione dell’acqua.