mercoledì 26 novembre 2008

Acqua del rubinetto nelle mense scolastiche: i pediatri la consigliano? O si vogliono sovvenzionare le multiutility?

Solo la malafede può additare la relazione dell’ARPA Emilia-Romagna del 2005 citata dalla Lista Civica per Cambiare come fuorviante o strumentale a una polemica politica. Si tratta infatti di un’indagine svolta dall’Agenzia nel 2005 su tutto il territorio provinciale. I pozzi da cui attinge il nostro acquedotto sono forse in altra provincia? Non sono sempre acque comprese tra la conoide del fiume Secchia, del fiume Panaro e del Torrente Tiepido? I valori dei nitrati dell’acqua attinta dai “nostri” pozzi non sono forse prossimi ai 40 milligrammi per litro? E volendo rimanere sul tecnico: in tutta la zona pedecollinare, nell’acqua, non si possono individuare tracce di solventi organo-alogenati, non particolarmente auspicabili per la salute? E i pediatri del nostro Comune cosa dicono? Consigliano che i bambini facciano uso dell’acqua del rubinetto? I nostri amministratori si sono preoccupati di sentirli, per tutelare la salute dei bambini, o sanno già tutto? Viene pure da chiedersi quali siano i veri motivi che stanno portando diverse amministrazioni a spingere sull’utilizzo dell’acqua del rubinetto. Solo ragioni legate alla promozione di uno stile di vita più sobrio ed ecologicamente compatibile o la scelta di sovvenzionare le multiutiliy, che grazie ad un aumento dei consumi dell’acqua quantificabile nell’ordine del 20% aumenterebbero sensibilmente i loro introiti? Un aspetto poi secondario, ma curioso, è la constatazione che la retta dovuta al Comune per il servizio mensa non solo non è calata, malgrado non si faccia più uso dell’acqua in bottiglia, ma è addirittura aumentata. La Lista Civica per Cambiare in conclusione ribadisce che si tratta di una battaglia di libertà, e che l’attuale Giunta non può negare ai cittadini di esercitare la potestà genitoriale sui propri figli, scegliendo anche quale tipo di acqua somministrare agli stessi.

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