Si potrebbe commentare l’ultimo bilancio di previsione, approvato nella seduta del 18 dicembre scorso, come si descrive un viaggio durato cinque anni, soffermandoci a spiegare DOVE ci ha portato, COME si è svolto e CON CHI.
DOVE: siamo arrivati all’ultima stazione col fiato molto grosso e con le tasche quasi del tutto vuote. Nelle varie tappe abbiamo speso più denari di quanti ne possedevamo fino a raggiungere un debito complessivo di 44 milioni e 298 mila euro, che comporta un costo aggiuntivo per soli interessi di 4 milioni e 466 mila euro. Abbiamo ridotto per il futuro la capacità di contrarre altri mutui. Infatti, come risulta dalla relazione del collegio dei revisori dei conti, l’ammontare ancora disponibile è di soli 2 milioni di euro. Sono state fatte indubbiamente molte opere, tuttavia non si è mai tenuto conto del loro costo in rapporto sia alla reale disponibilità di bilancio, sia della situazione economica nazionale ed internazionale che nel corso del 2008 dava segni di cedimento, per cui si imponeva l’obbligo della parsimonia. La maggioranza, come si evince nel precedente numero di INFORM, si vanta di avere ultimato il palazzo degli uffici comunali e quasi completato i lavori dell’ex ospedale. Tuttavia per queste opere l’Amministrazione ha fatto ampio ricorso ad operazioni di leasing a lungo termine, per cui quelle strutture non si possono considerare all’attivo del nostro patrimonio se non aspettando ancora molti anni. Si reclamizza il restauro della fontana di Via Vitt. Veneto, offrendo anche dettagli in merito alla sua storia, ma si omette il costo dell’opera (circa 70mila euro). Una svista? Nel programma delle opere pubbliche sono stati previsti molti interventi, alcuni effettivamente importanti ed indifferibili, altri molto meno: è il caso di diverse rotatorie e piste ciclabili che il nostro gruppo avrebbe preferito rinviare a tempi migliori, utilizzando le conseguenti economie per predisporre un fondo di garanzia a favore delle aziende in difficoltà e a sostegno delle famiglie che versano in difficile situazione economica.
Passiamo ora ad esaminare COME si è svolto “il viaggio”. In Consiglio Comunale siede un gruppo definito “misto”, la cui storia e formazione è arcinota. La fuoriuscita dei sei consiglieri DS, si è composta con l’aumento del numero degli assessori, con conseguente maggiorazione dei costi a carico del bilancio, nonché con l’intervento di un commissario di partito nella persona del vice-sindaco Sig. Antonio Finelli. Pertanto è logico pensare che il programma elettorale del Sindaco, a metà legislatura, sia stato violentato e pesantemente modificato. Si veda ad esempio la chiusura con un anno di anticipo del centro storico, con grave disappunto dei residenti e non. E l’impossibilità di definire in tempi brevi, e quindi nel modo più conveniente, l’acquisizione della vecchia cantina sociale e della relativa area edificabile per l’opposizione del gruppo misto. Durante il viaggio, l’amministrazione ha pure provveduto ad inventare una nuova entità: la Formigine Patrimonio SPA. Società di diritto privato, creata quale espediente per liberare più risorse e spendere di più, sottraendoci al potenziale controllo delle autorità di governo. Non solo: con questa operazione si è anche spostato “il grosso” delle attività del Comune fuori dal contesto comunale vero e proprio, fino a ridurre drasticamente la capacità di controllo esercitata dal Consiglio comunale, e a ridurla a mero esercizio teorico. Tra i vari momenti importanti della legislatura, merita di essere ricordato il passaggio di SAT in HERA. L’operazione ha significato il dimezzamento del valore della società e la completa perdita di controllo di quella che prima era la nostra multiutility. Discutibile anche il modo in cui è avvenuto: senza offrire alle forze dell’opposizione i documenti necessari per comprendere l’operazione in tutte le sue parti. Altra scelta che si è concretizzata in questi anni, senza ottenere i benefici auspicati, quella della gestione unificata del Servizio di Polizia Municipale. L’operazione ha significato un comandante superpagato e la necessità di concentrare, a detrimento del controllo del nostro territorio, uomini e risorse su Sassuolo per dare sicurezza ad un territorio che presenta problematiche sociali esplosive, assolutamente diverse dalle nostre. Da ultimo, nonostante le difficoltà economiche presenti a bilancio, diversi locali di proprietà comunale sono rimasti sfitti, per accogliere qualche mostra o iniziativa di propaganda.
CON CHI: i protagonisti di questo viaggio, giunta e sindaco, presi singolarmente, sono tutte bravissime persone. Il difetto che si è potuto riscontrare è l’incapacità degli amministratori di pensare in autonomia ad una qualsiasi azione: si sono dimostrati, a partire dal sindaco, estremamente deboli e completamente dipendenti dalle indicazioni dei partiti.
E questo non ha fatto il bene del Comune!
martedì 20 gennaio 2009
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