Attraversano l’attuale Amministrazione alcune imbarazzanti contraddizioni.
In numerosi articoli si evidenzia l’impegno economico sostenuto verso la scuola, attraverso il finanziamento dei progetti di qualificazione scolastica (il cui importo si è comunque ridotto), ma poi nella palestra delle scuole elementari “Ferrari” da tre settimane piove dentro, con conseguente sospensione delle attività didattiche, mentre nelle scuole elementari “Carducci” i genitori e gli insegnanti sono sempre più preoccupati in merito alla stabilità del vecchio edificio.
Si spendono 30mila euro per inaugurare una parte della RSA realizzata nello stabile dell’ex-ospedale, per dare risalto al contributo sociale dell’opera, ma la struttura nasce con evidenti limiti. Innanzitutto non si può considerare all’attivo del nostro patrimonio, se non aspettando ancora molti anni, in quanto realizzata ricorrendo all’indebitamento. Poi, entrando nel merito, si impongono altre considerazioni. Nel nostro distretto sanitario per poter accedere a strutture residenziali è necessario essere inclusi in liste d’attesa che costringono i parenti dei malati a ricercare posti a pagamento. Ma presso la nuova residenza la retta giornaliera dei posti a pagamento è estremamente alta essendo pari a 105 euro al giorno. La struttura accoglie persone con patologie molto gravi, ma si è realizzata senza prevedere la distribuzione dell’ossigeno letto per letto, attraverso apposite condotte. Inoltre non è stato previsto alcun locale nel quale i parenti possano incontrare i loro malati.
Evidenti contraddizioni emergono anche dall’atteggiamento della Giunta verso l’attuale congiuntura economica. Il vice-sindaco Antonio Finelli sulla stampa ha affermato che sta monitorando l’attuale recessione in corso e che intende discutere di cifre per un fondo di solidarietà da prevedere a bilancio; tuttavia il nostro Comune è l’unico, tra quelli del distretto ceramico, che si è rifiutato di firmare i protocolli proposti dai sindacati affinché per il 2009 siano congelate tasse, tariffe e rette.
E’ chiaro, per chi vuole capire, che la realtà è molto diversa e più complessa di quanto viene sbandierato sulla stampa dall’Amministrazione. Ci sono problemi che dovevano essere affrontati subito e che invece ancora aspettano (la scuola elementare del Capoluogo si doveva realizzare almeno 10 anni fa!), opere che si potevano realizzare meglio, costi che si potevano abbattere, ed iniziative a cui, per le famiglie formiginesi, era indispensabile che l’Amministrazione aderisse.
giovedì 29 gennaio 2009
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