martedì 31 marzo 2009
La Lista Civica scopre le carte: Alfeo Levoni candidato Sindaco; che alla prima uscita dice: azzerero’ l’addizionale all'IRPEF
La scenografia è quella delle grandi occasioni: un piccolo buffet, molti curiosi e diversi giornalisti. Sullo sfondo la bandiera italiana, i colori del Comune e il nuovo logo della Lista Civica per Cambiare. Il primo a parlare è il coordinatore della Lista Civica per Cambiare Stefano Bavutti che annuncia con tono deciso Alfeo Levoni quale candidato alla carica di Sindaco per il proprio gruppo e per l’UDC. Poi si sofferma alcuni minuti per presentarlo: imprenditore ceramico, tra i primi ad esportare piastrelle in Germania e negli USA, è tra coloro che hanno collaborato fattivamente a creare quel complesso fenomeno economico che è il nostro “distretto ceramico” e, non a caso, uno dei fondatori dell’ASSOPIASTRELLE. “Ma, oltre ai brillanti risultati conseguiti nell’attività lavorativa, Levoni,” spiega ancora Bavutti “si è prodigato anche in altre opere che evidenziano il suo amore per il Comune”. Negli anni ’80 ha dato vita all’Associazione “Don Orione 80” a Tabina di Magreta per recuperare i giovani dalla delinquenza e dalla droga. Negli anni successivi ha, insieme ad altri benefattori, acquistato e donato agli SCOUT di Formigine un fondo agricolo a Frassineti di Pavullo, affinché gli stessi potessero portarvi i ragazzi per svolgere le loro attività all’aria aperta. Poi ha continuato il responsabile locale dell’UDC, l’ing. Massimo Vivi: “L’UDC ha visto nella Lista Civica per Cambiare un soggetto politico alternativo, nel modo di governare, sia al centrodestra che al centrosinistra, ed in Alfeo Levoni l’uomo più adatto per esprimere questa sintesi”. Per ultimo interviene il candidato sindaco. Esordisce affermando la sua intenzione di presentare, entro un mese, la sua squadra di Giunta: tutti cittadini formiginesi, competenti e preparati, e non più di sei. Poi subito annuncia gli atti più importanti che intende adottare: “Bisogna ridurre il debito accumulato dal nostro bilancio e, in questa delicata congiuntura economica, incrementare gli aiuti alle famiglie. Va in questa direzione la nostra intenzione di azzerare, per il primo anno di mandato, l’addizionale all’irpef per restituire subito, ai cittadini con reddito basso, almeno 50/60 euro. Poi negli anni successivi si vedrà”. La Lista Civica per Cambiare indica come priorità anche la realizzazione delle scuole elementari del capoluogo, abbassare il costo delle case, garantire maggiore sicurezza al territorio e ridare centralità al Consiglio Comunale nelle decisioni politiche ed economiche. Levoni ha poi speso alcune parole sul nuovo simbolo: “Si è deciso di modificarlo per renderlo più originale ed accattivante. Resta sullo sfondo il Castello e, in primo piano appare la scritta CAMBIARE.” Ha chiuso l’incontro l’annuncio del coordinatore relativamente alle date dei prossimi incontri nelle frazioni: 16 aprile a Casinalbo, 17 aprile a Magreta, 22 aprile a Colombaro e 23 aprile a Corlo.
venerdì 27 marzo 2009
Conferenza stampa di presentazione candidato alla carica di Sindaco
Si informano i cittadini che LUNEDI’ 30 MARZO 2009 alle ore 11.00, presso la sala Matrimoni del Castello di Formigine, la LISTA CIVICA PER CAMBIARE terrà una conferenza stampa per illustrare ai convenuti il proprio candidato Sindaco, le date in cui incontrerà i cittadini nelle frazioni ed il nuovo LOGO. Vi aspettiamo numerosi.
martedì 24 marzo 2009
Replica al PD: l'importante è che i cittadini rimangano all'oscuro!
La maggioranza consiliare - a proposito esiste ancora? – accusa la Lista Civica per Cambiare di xenofobia. E’ xenofobo colui che ha paura degli stranieri. Ma il nostro gruppo non teme né gli stranieri, né tanto meno questa maggioranza confusa; talmente priva di argomenti che, dinanzi a chi afferma che l’integrazione deve avvenire mediante un progressivo “adattamento” dei nuovi venuti agli usi e costumi della cultura ospitante, non sa contrapporre alcun serio ragionamento. Tuttavia era necessario colpire la Lista Civica con una risposta “dura”, perchè ha osato informare i cittadini ignari di una delibera che non dovevano conoscere. E la cattiveria, nella replica del PD, c’è tutta. Fino a tentare di screditare, agli occhi della gente, le convinzioni più intime di chi scrive. La Lista Civica, sempre se chi legge vuole comprendere, in nessun passaggio si è detta contraria a seppellire i residenti islamici nel nostro cimitero, si è permessa solo di avanzare alcune riflessioni, credo del tutto lecite, circa l’opportunità del provvedimento. O su certi argomenti non si può argomentare ma solo ubbidire? La citata esperienza del cimitero islamico di Torino andava proprio in questa direzione.
Purtroppo tuttavia con l’attuale Amministrazione bisogna solo chinare il capo e dire di sì. Chi ancora tenta di sfruttare le risorse fornite dall’intelligenza, non è ben accetto. A tale proposito si invitano gli esponenti politici della maggioranza a recuperare un buon vocabolario e ad andare alla voce “integrazione”. Vi si può leggere la seguente definizione: per integrazione si intende l'inserimento di una persona o di un gruppo in un ambiente o in un contesto, in modo che ne diventi parte organica. Si suole infatti dire: si è bene integrato nella nuova classe.
Alla luce di questa definizione il segretario del Partito Democratico, Luca Cavalieri, dovrebbe rendersi conto che è proprio lui a negare l’integrazione agli islamici anche da morti: li vorrebbe accogliere nel nostro camposanto solo per ghettizzarli. Ma è una loro richiesta, potrebbe obiettare. Giusto. Allora, li si accoglie, non per realizzare “l’integrazione”, che è un'altra cosa, quanto per accondiscendere ad una loro richiesta che, motivata ad esempio dalla presenza di numerosi cittadini musulmani nel Comune, il Sindaco può riconoscere. Ma la realtà è che i cittadini di religione islamica residenti nel Comune sono, per ora, meno del 2%, da qui la riflessione sull’opportunità o meno del provvedimento. Che poi si abbia il coraggio di accusarci di scarsa misericordia e pietà è addirittura paradossale, visto che la predica viene da chi, come il Sindaco, nel 2006 ha voluto portare il carnevale a fianco del cimitero con tanto di autoscontri, rifiutandosi di spostarli nonostante le accorate proteste sia nostre che di numerosi cittadini. Le argomentazioni sollevate pertanto restano sul tappeto in tutta la loro valenza, così come le domande che nel nostro articolo si ponevano attendono la risposta dell’Assessore alle attività produttive Gnaim Mofid.
Purtroppo tuttavia con l’attuale Amministrazione bisogna solo chinare il capo e dire di sì. Chi ancora tenta di sfruttare le risorse fornite dall’intelligenza, non è ben accetto. A tale proposito si invitano gli esponenti politici della maggioranza a recuperare un buon vocabolario e ad andare alla voce “integrazione”. Vi si può leggere la seguente definizione: per integrazione si intende l'inserimento di una persona o di un gruppo in un ambiente o in un contesto, in modo che ne diventi parte organica. Si suole infatti dire: si è bene integrato nella nuova classe.
Alla luce di questa definizione il segretario del Partito Democratico, Luca Cavalieri, dovrebbe rendersi conto che è proprio lui a negare l’integrazione agli islamici anche da morti: li vorrebbe accogliere nel nostro camposanto solo per ghettizzarli. Ma è una loro richiesta, potrebbe obiettare. Giusto. Allora, li si accoglie, non per realizzare “l’integrazione”, che è un'altra cosa, quanto per accondiscendere ad una loro richiesta che, motivata ad esempio dalla presenza di numerosi cittadini musulmani nel Comune, il Sindaco può riconoscere. Ma la realtà è che i cittadini di religione islamica residenti nel Comune sono, per ora, meno del 2%, da qui la riflessione sull’opportunità o meno del provvedimento. Che poi si abbia il coraggio di accusarci di scarsa misericordia e pietà è addirittura paradossale, visto che la predica viene da chi, come il Sindaco, nel 2006 ha voluto portare il carnevale a fianco del cimitero con tanto di autoscontri, rifiutandosi di spostarli nonostante le accorate proteste sia nostre che di numerosi cittadini. Le argomentazioni sollevate pertanto restano sul tappeto in tutta la loro valenza, così come le domande che nel nostro articolo si ponevano attendono la risposta dell’Assessore alle attività produttive Gnaim Mofid.
venerdì 20 marzo 2009
Porzione del cimitero agli islamici: parliamone.
Esistono atti che l’Amministrazione si è premurata di pubblicizzare oltremodo, ed altri invece tenuti in silenzio. Tra questi si annovera sicuramente la delibera di giunta n. 187 del 20 dicembre 2007. La delibera, proposta dall’assessore alle attività produttive GHNAIM MOFID, ha come oggetto l’individuazione nel cimitero di Formigine di un’area per la sepoltura dei cittadini di fede islamica (tematica che sicuramente rientra nella sua delega!). Poiché si stima che i residenti a Formigine di religione islamica non superino il 2% della popolazione, si fatica a comprendere l’utilità di tale disposizione, anche alla luce del fatto che lo spazio nei nostri cimiteri è inferiore al fabbisogno e che da diversi anni stiamo investendo importanti risorse per allargarli. Senonchè, tutto si chiarisce quando si evince che l’associazione richiedente ha sede in Via Circonvallazione a Sassuolo e che l’opera in questione probabilmente va a soccorrere le difficoltà politiche dell’Amministrazione di quel Comune. Tuttavia si pongono alcuni quesiti: l’assessore MOFID ha provveduto a chiarire all’Associazione richiedente che in Italia, e quindi anche a Formigine, non vige la tradizione islamica della sepoltura perpetua? E che pertanto anche le salme dei defunti islamici verranno rimosse dal campo comune, dopo un congruo termine previsto dalla normativa, e riposte altrove? O si è pervenuta alla deliberazione in questione senza un opportuno dialogo con l’Associazione islamica, e quindi con leggerezza? In merito poi all’opportunità di questo provvedimento si aggiunge un altro elemento: a Torino, dove esiste da diversi anni un cimitero islamico, si è potuto constatare che sono pochissimi gli extra-comunitari di fede islamica che accettano di essere sepolti nella “terra degli infedeli”. Quindi, anche alla luce di quell’esperienza, a che pro destinare parte del nostro cimitero a questa speciale finalità? La Lista Civica per Cambiare e l’UDC ritengono che l’integrazione non può passare esclusivamente attraverso la valorizzazione delle tradizioni e culture altrui, ma soprattutto mediante un progressivo “adattamento” dei nuovi venuti agli usi e costumi della cultura ospitante, ed il tutto nel rispetto reciproco.
sabato 14 marzo 2009
Replica all'Italia dei Valori: riconoscere gli sprechi di questa amministrazione vi fa onore!
Pare certo che l’Italia dei Valori di Formigine abbia concluso un accordo elettorale con il Partito Democratico, da qui l’intervento apparso venerdì sulla stampa. Più che polemico, l’intervento in questione è parso ai più uno sproloquio teso a colpire la Lista Civica per Cambiare su più fronti, senza mai centrare il bersaglio.
La si accusa di “arrivismi”: tuttavia il nostro gruppo ha rifiutato tutte le alleanze finalizzate meramente al potere. Nello stesso tempo però la Lista Civica ha accettato di confrontarsi con qualsiasi forza politica, senza alcuna preclusione, alla ricerca di buone soluzioni per il Comune. Diverso invece l’atteggiamento di chi ci accusa: concludendo un accordo con il PD, l’Italia dei Valori infatti si è assicurata un potere assolutamente sproporzionato rispetto al suo peso elettorale.
Si accusa la Lista Civica di essere un partito: ma niente è più lontano dalla realtà. Certamente non siamo un comitato, bensì una forza politica (questo sì) che da 10 anni opera proficuamente sul territorio e che ha raggiunto anche una certa complessità organizzativa. Ma lungi da noi il comportarci come un partito!
Nell’intervista si tenta di far passare un’estemporanea affermazione del capogruppo Alfeo Levoni a proposito del candidato sindaco del centro-destra, come uno schierarsi, quando invece le parole del capogruppo sono state di porre su una “corsia preferenziale”, dopo nove anni trascorsi insieme all’opposizione, un’eventuale alleanza con il centro-destra. Chiunque intenda la lingua italiana può comprendere che parlare di corsia preferenziale non vuol dire certo sposare il Centro-destra, ma solo rispondere al corteggiamento della PDL con un cortese “interessante, vedremo!”. Com’è possibile che ancora non sia chiaro che la Lista Civica per Cambiare corre da sola, appoggiata solo dagli amici dell’UDC?
Assolutamente assurda l’accusa di non aver fatto abbastanza per denunciare gli sprechi perpetrati dall’Amministrazione: più di denunciarli ripetutamente sulla stampa, cos’altro avremmo potuto fare? Queste comunque le date di alcuni nostri contributi sull’argomento: 12 gennaio 2007, 23 gennaio 2006 (pubblicato anche su INFORM n.7), 1 dicembre 2005, 1 settembre 2005.
Non ci risulta invece che l’Italia dei Valori di Formigine si sia mai impegnata su questo fronte, né come partito, né come persone. Fa piacere tuttavia rivelare che, come la Lista Civica, ora l’IDV ritiene che su numerose opere realizzate dall’attuale amministrazione si potevano conseguire importanti risparmi e che le ingenti risorse investite sulle consulenze esterne (3,6 milioni di euro!), a fronte degli oltre 200 dipendenti comunali, si debbano definire sprechi.
La si accusa di “arrivismi”: tuttavia il nostro gruppo ha rifiutato tutte le alleanze finalizzate meramente al potere. Nello stesso tempo però la Lista Civica ha accettato di confrontarsi con qualsiasi forza politica, senza alcuna preclusione, alla ricerca di buone soluzioni per il Comune. Diverso invece l’atteggiamento di chi ci accusa: concludendo un accordo con il PD, l’Italia dei Valori infatti si è assicurata un potere assolutamente sproporzionato rispetto al suo peso elettorale.
Si accusa la Lista Civica di essere un partito: ma niente è più lontano dalla realtà. Certamente non siamo un comitato, bensì una forza politica (questo sì) che da 10 anni opera proficuamente sul territorio e che ha raggiunto anche una certa complessità organizzativa. Ma lungi da noi il comportarci come un partito!
Nell’intervista si tenta di far passare un’estemporanea affermazione del capogruppo Alfeo Levoni a proposito del candidato sindaco del centro-destra, come uno schierarsi, quando invece le parole del capogruppo sono state di porre su una “corsia preferenziale”, dopo nove anni trascorsi insieme all’opposizione, un’eventuale alleanza con il centro-destra. Chiunque intenda la lingua italiana può comprendere che parlare di corsia preferenziale non vuol dire certo sposare il Centro-destra, ma solo rispondere al corteggiamento della PDL con un cortese “interessante, vedremo!”. Com’è possibile che ancora non sia chiaro che la Lista Civica per Cambiare corre da sola, appoggiata solo dagli amici dell’UDC?
Assolutamente assurda l’accusa di non aver fatto abbastanza per denunciare gli sprechi perpetrati dall’Amministrazione: più di denunciarli ripetutamente sulla stampa, cos’altro avremmo potuto fare? Queste comunque le date di alcuni nostri contributi sull’argomento: 12 gennaio 2007, 23 gennaio 2006 (pubblicato anche su INFORM n.7), 1 dicembre 2005, 1 settembre 2005.
Non ci risulta invece che l’Italia dei Valori di Formigine si sia mai impegnata su questo fronte, né come partito, né come persone. Fa piacere tuttavia rivelare che, come la Lista Civica, ora l’IDV ritiene che su numerose opere realizzate dall’attuale amministrazione si potevano conseguire importanti risparmi e che le ingenti risorse investite sulle consulenze esterne (3,6 milioni di euro!), a fronte degli oltre 200 dipendenti comunali, si debbano definire sprechi.
giovedì 12 marzo 2009
Replica al Sindaco: pochi fondi per le famiglie. E' ora di cambiare!
“Nella sua replica il Sindaco Franco Richeldi si rende offensivo, e questo non era opportuno”. Sono parole del capogruppo della Lista Civica per Cambiare Alfeo Levoni, che aggiunge: “A differenza del Sindaco ho oltremodo presente il bilancio del Comune ed è proprio per questo che sono preoccupato. La scelta dell’Amministrazione di “piazzare” sul giornale la spesa sociale complessiva che il Comune di Formigine sostiene è fuorviante: tutti i Comuni hanno una spesa sociale elevata, ma solo il nostro specula sugli aiuti da fornire alle famiglie in difficoltà economica in questa particolare congiuntura. Resta il fatto: il Comune di Sassuolo, oltre alle solite provvidenze, ha ritenuto opportuno predisporre un fondo speciale aggiuntivo di 650mila euro mentre a Formigine analogo fondo ammonta a soli 70mila euro. Queste sono le uniche risorse previste a bilancio con un’apposita voce. Ed ora il Sindaco, più confuso che persuaso, e vista la nostra sollecitazione lo vorrebbe portare a 100mila. Ma le risorse da destinare alle famiglie sarebbero comunque insufficienti.
E ciò accade perchè i soldi la Giunta li ha già spesi e le famiglie vengono dopo le inaugurazioni, le rotonde e quant’altro! Come definire infatti se non sprechi, i 400mila euro sborsati per ristrutturare il “Bar dei Tigli”, piccolo locale di proprietà del Comune situato a lato del castello, se poi si sceglie di tenerlo chiuso, sfitto e abbandonato a se stesso? La Lista Civica per Cambiare e l’UDC, nostro alleato, chiedono agli amministratori di rendere conto delle risorse sprecate od utilizzate senza quell’oculatezza indispensabile quando si gestiscono i soldi dei cittadini”.
E ciò accade perchè i soldi la Giunta li ha già spesi e le famiglie vengono dopo le inaugurazioni, le rotonde e quant’altro! Come definire infatti se non sprechi, i 400mila euro sborsati per ristrutturare il “Bar dei Tigli”, piccolo locale di proprietà del Comune situato a lato del castello, se poi si sceglie di tenerlo chiuso, sfitto e abbandonato a se stesso? La Lista Civica per Cambiare e l’UDC, nostro alleato, chiedono agli amministratori di rendere conto delle risorse sprecate od utilizzate senza quell’oculatezza indispensabile quando si gestiscono i soldi dei cittadini”.
lunedì 9 marzo 2009
Troppi sprechi!!! Ed ora cominciano a mancare i soldi per le famiglie in difficoltà.
E’ di questi giorni la notizia che il Comune di Sassuolo ha previsto lo stanziamento di 650mila euro rivolti alle famiglie sassolesi che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica. Anche l’amministrazione comunale di Formigine è “sensibile” al problema: infatti ha aperto un tavolo permanente di confronto e monitoraggio sui temi della crisi e stanziato ben 70mila euro: questo è tutto quello che meritano le famiglie formiginesi in difficoltà. In compenso, nei primi sei mesi del 2008, l’attuale giunta ha speso ben 208mila euro in incarichi esterni di cui ben 130mila in corsi di formazione, conferenze, e per “pensare” a come realizzare il settembre formiginese. Si sono spesi 750mila euro per le ultime rotatorie, che nessuno chiedeva, realizzate sulla via Giardini e 71mila euro (140 milioni di vecchie lire!) per il restauro della fontana posta a fianco della chiesa parrocchiale. Eccessiva anche la spesa per realizzare il canile intercomunale, opera necessaria ed indispensabile, ma il cui costo è assolutamente ingiustificabile: 1milione e 662mila euro di cui ben 194mila euro per la sola progettazione. Così commenta Alfeo Levoni, capogruppo della Lista Civica per Cambiare: “Quando i soldi ci sono e sono tanti, e soprattutto sono tuoi, è comprensibile togliersi anche qualche capriccio. Ma quando le risorse di cui si dispone provengono dai cittadini, ed i tempi ti invitano a farne un uso oltremodo oculato affinché non vengano meno quando più ce ne sarà bisogno, sprecare risorse è oltremodo deprecabile. Oggi, conclude Levoni, anche le famiglie di Formigine hanno bisogno di sgravi e di aiuti concreti, non di “tavoli”. Se i soldi non ci sono, è giusto che il Sindaco risponda ai cittadini della sua cattiva amministrazione”.
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